DIRETTIVO   CNADSI

Prof. ENRICO ORSI (presidente)
Prof.ssa RITA CALDERINI (segretaria)
Pres. GIUSEPPEFABBRI  (v. presidente)
Prof. CORRADO CAMIZZI
Prof.ssa VIRGINIA CISOTTI
Prof. FRANCO DAMIANI
Prof.ssa ELISA FANTECCHI
Prof. FILIPPO FRANCIOSI
Prof. ANTONINO LEANZA
Prof. GIUSEPPE MANZONI DI CHIOSCA
Maestra CLEMENTINA MELOTTI BOLTRI
Prof. LEONZIO VEGGIO
Prof. EUGENIO ZOLLI
Siamo un’associazione che raccoglie docenti, presidi, genitori, persone di varia cultura accomunate:

-  dalla passione per la scuola
-  dalla preoccupazione per il degrado qualitativo da essa subito negli ultimi decenni
-  dallo sforzo a tutti i livelli o proporzionato alle proprie possibilità, di smascherare le ragioni politiche  e culturali che ne hanno distrutto l’efficacia e contemporaneamente di proporre rimedi alle proposte di legge per ridare vigore e capacità di formazione adeguata alle sfide del futuro.

Vogliamo ciò che consapevolmente o meno vogliono tutti gli italiani di buon senso: una scuola che torni a fare il suo mestiere, cioè: una scuola nella quali si ricominci a insegnare, cioè a istruire, formare ed educare i futuri cittadini in  relazione:

-  alle loro capacità
-  alle loro naturali inclinazioni
-  alle mete professionali o culturali che si prefiggono

Una scuola che sia ragionevolmente meritocratica  e selettiva, in modo da non illudere nessuno, dove i bravi e i volonterosi possano percorrere tutte le tappe con il passo di cui sono capaci, ciascuno possa trovare la realizzazione delle sue reali potenzialità, poveri e ricchi possano affermarsi per quello che valgono.

Una scuola nella quale ciascuno faccia il suo mestiere:

-  il dirigente faccia il dirigente
-  il docente insegni
-  il ragazzo studi

Le famiglie vigilino sull’educazione dei loro figli e collaborino con la scuola aiutando i docenti a conoscere meglio i loro figli per evitare errori psicologici, incomprensioni o alibi. Insomma una scuola in cui regola fondamentale sia il rispetto dei ruoli e delle competenze.

Una scuola moderna attenta ai valori della cultura e della convivenza, nella quale attraverso diversi gradi scolastici i vari percorsi di studi siano autonomi sia per quanto attiene alle discipline, sia alle ore di insegnamento, sia alla professionalità dei docenti, nel senso che dovendosi raggiungere mete diverse le materie di studio non possono essere insegnate nella stessa maniera, con gli stessi approfondimenti e con insegnanti non specificamente a ciò preparati. Nulla è più dannoso alla preparazione degli alunni dell’insegnante tutto fare, buono per qualsiasi tipologia di curriculum.

L’orientamento e la scelta del percorso di studi in base alle proprie inclinazioni e mete avvenga il più presto possibile.

La trasmissione dei saperi avvenga in modo da salvaguardare il patrimonio culturale, scientifico, artistico ereditato che ci identifica come nazione ma anche aperto alle nuove conquiste scientifiche, alle nuove avventure dello spirito, alla costruzione di un futuro adeguato alle infinite potenzialità dell’uomo,  senza metterne a repentaglio la natura di essere pensante e morale.

Una scuola libera, non condizionata dalle ideologie, scelta liberamente dalle famiglie, che potranno rivolgersi al servizio scolastico gestito dall’Ente pubblico o a quello organizzato da un Ente privato che disponga di tutte le caratteristiche previste per tale incombenza.