Registrazione del 67° Convegno nazionale   C.N.A.D.S.I .
Milano, 19 novembre 2010

Mozione del 67° Convegno nazionale   C.N.A.D.S.I .
Milano, 19 novembre 2010

Il CNADSI, riunitosi a Milano per il suo 67° Convegno nazionale per trattare il tema "Difendere la scuola", ha cercato di individuare le criticità di questo momento, trovandosi necessariamente ad analizzare i contenuti e le conseguenze della cosiddetta "riforma" Gelmini.

alcuni punti certamente positivi: tra questi l idea del maestro prevalente; il ritorno al voto numerico nella scuola elementare e media inferiore; la valorizzazione del voto di condotta; l aver risolto la confusione inerente ai cosiddetti "debiti" e al loro recupero. Pur rilevandosi un certo positivo carattere generale dell azione e nella fermezza del Ministro, occorre proseguire con un segnale forte di discontinuità con la più recente e fallimentare tradizione pedagogica, evitando che operino in qualità di consiglieri ed esecutori delle direttive del Ministro pedagogisti o funzionari omogenei a questa tradizione, o che ne sono stati i massimi propugnatori.
che la riforma è piuttosto una razionalizzazione dell esistente; apprezzabile la riduzione del numero dei tipi di scuole. Al tempo stesso la compressione degli orari  fa  pensare a motivazioni sostanzialmente  finanziarie e questo appare al CNADSI  un errore: è proprio nei momenti di crisi che si devono fare sforzi, e all occorrenza sacrifici, per migliorare la formazione, di cui giovarsi appena dalla crisi sarà possibile balzar fuori. Analoga valutazione tendenzialmente negativa va data alla riaffermata flessibilità degli orari, all enfasi sulle "competenze" a scapito della scuola intesa come trasmettitrice di conoscenze e a una invasiva digitalizzazione della scuola e dei processi di apprendimento con perdita o snaturamento del compito della scuola: la maturazione della razionalità e del sapere critico.
la propria preoccupazione per i condizionamenti pedagogici derivanti da una corrosiva azione del potere burocratico della Comunità europea, che conduce alla perdita della sovranità nazionale anche nel campo scolastico ed educativo. Ciò attraverso vincoli e imposizioni  che giungono a codificare e omologare valutazioni storiche, etiche e filosofiche, sì da ottenere una scuola indifferente e asettica nei confronti di ogni valore estetico, culturale e dello spirito. 
pur in un inquadramento coerente e generale, un insieme di affrontabili specifici provvedimenti, a partire dal rendere i licei classico e scientifico veri licei, duri e seri, non alla portata di chiunque voglia accedervi o vi venga mandato; i soli licei dovrebbero aprire l accesso a tutte le facoltà universitarie. In tal modo si avrebbe una vera èlite dirigente, selezionata per merito.
che il Ministro possa effettivamente proseguire nella sua azione di recupero e salvaguardia della scuola italiana intesa nella sua struttura complessiva, dalla scuola elementare all università.  In questa prospettiva suggerisce con vigore che ella si avvalga degli apporti di esperienza e volontà buona, e certamente disinteressati, che associazioni come il CNADSI  possono dare: la aiuteranno a superare resistenze e condizionamenti che variegate forze non hanno mancato né mancheranno di opporle.
AUSPICA
SUGGERISCE
AFFERMA
OSSERVA
RILEVA
AVVISO
Si comunica che il giorno 10 luglio 2012 si terrà una riunione operativa del Direttivo del CNADSI con partecipazione libera.
Il ritrovo è previsto alle ore 11.00 alla stazione ferroviaria di Padova. Per eventuali informazioni e precisazioni contattare il Presidente al seguente numero: 338.2390050
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